Allegoria del disastro

Allegoria del disastro
Allegoria del disastro

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

ALLEGORIA DEL DISASTRO

1535

TONDINO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 18,5 cm;

Londra, British Museum

Note:
Il tondino si presenta in buone condizioni conservative.

Provenienza:
Già nella collezione Pourtalès-Gorgier • passato poi nella collezione di Alessandro Castellani • infine donato al museo da Henderson.

Allegoria del disastro - retro
Allegoria del disastro – retro

Esposizioni:
Londra 2007.

Bibliografia:
Catalogo della vendita della collezione del conte James de Pourtalès-Gorgier, 08 Marzo 1865, lotto n. 1696; Catalogo della vendita della collezione di Alessandro Castellani 04-07 Aprile 1866, lotto n. 104; Ballardini 1933-1938; Wilson 1987; Wilson 1995; Triolo 1996; Thorntorn e Wilson 2007; Mallet 2007.

Commento dell’opera:
Si tratta in questo caso di una scena allegorica: sulla sinistra si vede un vecchio barbuto e canuto vestito con un lungo abito, alle cui spalle si erge una struttura architettonica che si intravede parzialmente. In primo piano è sdraiato in posizione prona con la testa rivolta verso destra un giovane uomo con la corazza; alle sue spalle vi è un albero dal tronco assai sottile, dietro al quale, dunque all’estrema destra del piatto, si vede una giovane donna alata che volge il proprio sguardo verso la sua sinistra, nella direzione in cui stanno guardando anche gli altri due personaggi. Al centro del piatto campeggia lo stemma Jacopo Pesaro (per ulteriori informazioni si rimanda alla Scheda n. 16).
La figura dell’anziano uomo sulla sinistra è citazione dal Martirio di San Lorenzo di Marcantonio Raimondi da Baccio Bandinelli (Bartsch 26, p. 135, n. 104); il giovane che si vede in primo piano invece è ripreso dalla stampa con Alessandro e Rossana di Gian Giacomo Caraglio da Raffaello (Bartsch 28, p. 197, n. 62); infine la fanciulla alata è probabilmente presa dall’incisione con Le Muse e le Pieridi di Gian Giacomo Caraglio da Rosso Fiorentino (Bartsch 28, p. 186, n. 53).

[C.G.]