Atto di pietà di Alessandro Magno

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

ATTO DI PIETÀ DI ALESSANDRO MAGNO

1532

PIATTO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 26,0 cm

Pesaro, Collezione Altomani

Iscrizioni:
Sul retro: “.1532. / Dil magno Re Alessandro / un’ pietoso atto. / Nel .V. Libro de Valerio Mass. / al. Cap: 1. / fra: Xanto .A / da Rouigo, i / Urbino.”

Note:
Il piatto si presenta in buone condizioni conservative.

Provenienza:
1938 Parigi, collezione Dr. Dehlinger • collezione D’Azeglio.

Bibliografia:
Ballardini 1933-1938; Ballardini Napolitani 1940; Triolo 1988; Rasmussen 1989; Wilson 1993; Triolo 1996.

Commento dell’opera:
Come è riportato dall’iscrizione che si legge sul retro, l’episodio raffigurato trova la propria fonte letteraria nel Capitolo I del Libro V del testo di Valerio Massimo pubblicato nel 1509. La scena è ambientata all’interno di un palazzo, ed il camino ne è la prova tangibile; la stanza si apre sull’esterno tramite una porta ad arco sulla parte destra del piatto, attraverso la quale si scorge un’imbarcazione con un equipaggio a bordo. I protagonisti sono tre uomini: la figura maschile al centro raffigurata di profilo con un turbante orientale sul capo, come orientale è il suo abbigliamento con fusciacca e pantaloni ripresi sotto il ginocchio, è identificabile con Alessandro, mentre sta indicando con il braccio sinistro un trono riccamente ornato e lavorato che si vede sull’estrema sinistra. Dietro di lui, raffigurato in modo frontale, appare un anziano uomo con una lunga barba bianca, avvolto in un grande mantello e proprio alle spalle di quest’uomo arde un fuoco dalle vive fiamme color giallo e arancio. Spostando lo sguardo sulla parte destra, in primo piano si vede una figura d’uomo, ripreso di spalle, con addosso una corazza e lo scudo nella mano destra in atto di camminare proprio oltrepassando la porta arcuata, ma volgendo un ultimo sguardo nella direzione di Alessandro. Sulla cappa del camino è riconoscibile lo stemma della famiglia Pucci sormontato da un ombrellino (si rimanda a Scheda n. 1).
La composizione trae origine da alcune stampe: Alessandro è preso dall’incisione con Cristo e Maria Maddalena al tavolo di Simone il Fariseo di Marcantonio Raimondi (Bartsch 26, p. 37, n. 23); l’anziano dietro Alessandro è citazione dal Martirio di San Lorenzo di Marcantonio Raimondi da Baccio Bandinelli (Bartsch 26, p. 135, n. 104); l’imbarcazione sullo sfondo a destra è ripresa dal Rapimento di Elena di Marcantonio Raimondi da Raffaello (Bartsch 26, p. 208, n. 209); ed infine il soldato è tratto dall’incisione con il Sol del Monogrammista IB (Bartsch 16, p. 70, n. 14).

[C.G.]