Danae e Perseo escono in mare
Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)
DANAE E PERSEO ESCONO IN MARE
1527-1531 ca.
PIATTO
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 41,3 cm;
Londra, British Museum
Iscrizioni:
Sul retro, in blu scuro: “De Danae / e / Perseo il fer’ destino. / Fabula / o / historia y/Ø”.
Note:
Il piatto si presenta in buone condizioni conservative.
Provenienza:
Appartenuto alla collezione Bernal • acquistato dal Museo nel 1855.
Esposizioni:
Londra 1987, cat. 71.
Bibliografia:
Catalogo della vendita della collezione Bernal, Londra, Christie’s 5 Marzo-30 Aprile 1855, lotto n. 2105; Wilson 1987; Thornton e Wilson 2007.
Commento dell’opera:
Stando alla celebre leggenda greca, Danae rimase incinta di Giove mostratosi sottoforma di una pioggerella dorata; dall’unione nacque Perseo,il quale fu mandato in mare, insieme alla madre, da Giove stesso, ma fortunatamente i due furono salvati. In questo caso la fonte non è il testo tanto utilizzato da Xanto, ovvero le Metamorfosi di Ovidio, ma in una loro parafrasi stampata a Venezia nel 1497.
Come di consueto, Xanto ha utilizzato alcune stampe come fonti iconografiche per creare le proprie figure, in particolar modo Danae è ripresa dall’Invidia trascinata dal Tempio delle Muse del Maestro della Morte da Baldassarre Peruzzi; l’uomo sulla sinistra deriva invece dagli Israeliti che raccolgono la manna di Agostino Veneziano da Raffaello (Bartsch 26, p. 17, n. 8) mentre quello con il turbante che sta indicando l’imbarcazione con Danae e Perseo è desunta dall’incisione con Cristo al tavolo di Simone di Marcantonio Raimondi (Bartsch 26, p. 37, n. 23); inoltre la figura di spalle che si vede al centro della composizione è tratta dal Martirio di San Lorenzo di Marcantonio Raimondi da Baccio Bandinelli (Bartsch 26, p. 135, n. 104).