Due dee e Mercurio

Due dee e Mercurio
Due dee e Mercurio

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

DUE DEE E MERCURIO

1531-1532

TONDINO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 20 cm;

Faenza, Museo Internazionale delle Ceramiche

Iscrizioni:
Non sono presenti iscrizioni.

Note:
Il tondino si presenta in buone condizioni conservative, a parte alcune perdite di materia e di pigmento in alcuni punti lungo il bordo.

Provenienza:
Già nella collezione di Wilfred Buckley • passato successivamente nella collezione fiorentina di Angiolo Fanfani.

Due dee e Mercurio, particolare
Due dee e Mercurio, particolare

Bibliografia:
Batini 1974; Ravanelli Guidotti 1987; Ravanelli Guidotti 1990; Triolo 1996.

Commento dell’opera:
Il soggetto del tondino qui in esame è ancora oscuro dunque non identificabile. La scena si svolge in uno scenario che sembrerebbe il cielo dato il vortice di nubi in uno sfondo ceruleo. Sulla sinistra appaiono due nudi femminili dietro alle quali vi è un clipeo d’un vivace giallo dal quale provengono bagliori quasi fossero raggi, le due fanciulle sono evidentemente due divinità. Di fronte a loro, sulla parte destra del tondino sta in piedi Mercurio, completo dei suoi attributi: dunque vestito con la corazza, il mantello e l’elmo alato, anche se gli mancano i calzari alati ed il caduceo, ma questa libertà di Xanto è già stata notata VEDI SCHEDA …. . Nella parte sommitale, fluttuante tra le nuvole, appare Cupido mentre regge una faretra con delle frecce riposte al proprio interno. Il centro del tondino è occupato dallo stemma, non ancora identificato, con Ercole ed il Leone Nemeo.
Le fonti iconografiche di questa maiolica sono tra le più comuni di quelle utilizzate da Xanto: le due divinità femminili sono riprese dall’incisione con la Disputa tra le Muse e le Pieridi di Gian Giacomo Caraglio (Bartsch 28, p. 186, n. 53); la figura di Mercurio invece è citazione dalla stampa di Georg Pencz (Bartsch 16, p. 71, n. 16); mentre Cupido è preso dal Parnaso di Marcantonio Raimondi (Bartsch 26, p. 244, n. 247).

[C.G.]
Due dee e Mercurio, particolare
Due dee e Mercurio, particolare
Due dee e Mercurio, particolare
Due dee e Mercurio, particolare