Enea e Anchise nei Campi Elisi
Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)
ENEA E ANCHISE NEI CAMPI ELISI
1535
PIATTO
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 45 cm;
Parigi, Musée du Louvre
Iscrizioni:
Sul retro:
Note:
Il piatto si presentava frammentato ed è stato successivamente ricomposto.
Provenienza:
Collezione Salomon de Rothschild • donato al Museo nel 1922.
Bibliografia:
Migeon 1923; Dreyfus 1924; Giacomotti 1974.
Commento dell’opera:
Il soggetto di Enea e Anchise nei Campi Elisi è stato proposto da Xanto in diverse altre occasioni e la fonte utilizzata è la virgiliana Eneide, in cui appunto al Libro VI viene narrato l’episodio.
Su un’altura a sinistra si vede l’anziano Anchise mentre mostra al proprio figlio un gruppo di uomini che occupa la parte centrale dello spazio; alla destra, invece, si vedono altri due guerrieri; sullo sfondo si vedono degli edifici, in particolare uno mentre sta andando a fuoco.
Com’è usuale nel metodo di lavoro di Xanto, le figure sono citazioni da alcune celebri incisioni, infatti Enea e Anchise provengono dal Parnaso di Marcantonio Raimondi da Raffaello (Bartsch 26, p. 244, n. 247); mentre il gruppo centrale, invece, è tratto dalla Strage degli Innocenti di Marco Dente di Ravenna da Baccio Bandinelli (Bartsch 26, p. 33, n. 21).