Enea porta via Anchise da Troia, accompagnato da Ascanio
Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)
ENEA PORTA VIA ANCHISE DA TROIA, ACCOMPAGNATO DA ASCANIO
1531
PIATTO
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 25,9 cm
Londra, British Museum
Iscrizioni:
Sul retro: “.1531. / Quest’è colui che piase sotto Antandro. / historia. / Fracesco / Xanto, Avelli da / Rovigo I Urbino pise.”
Note:
Il piatto presenta una considerevole sbeccatura sul bordo a ore nove, ed inoltre altre sbeccature con conseguente caduta di pigmento sul bordo nella parte inferiore.
Provenienza:
Già nella collezione Ralph Bernal.
Esposizioni:
Londra 1987, cat. 73.
Bibliografia:
Catalogo della vendita della collezione Ralph Bernal, 22 Marzo 1855, lotto n.1753; Bohn 1857; Ballardini 1938; Mallet 1971; Lessmann 1979; Wilson 1987; Ravanelli Guidotti 1990; Triolo 1996; Thornton e Wilson 2009.
Commento dell’opera:
In questo piatto è mostrato Enea mentre porta in salvo suo padre Anchise reggendolo sulla schiena, al loro lato, sulla sinistra del piatto, vi è anche Ascanio, il figlio di Enea, che regge in mano la teca dorata di famiglia; i tre stanno fuggendo dalla città di Troia, della quale si scorgono le mura sullo sfondo. Il cielo è di un colore blu che fa pensare che la scena si stia svolgendo di notte.
La fonte letteraria in cui rintracciare la fuga di Enea e della sua famiglia dalla città di Troia è il Libro II dell’Eneide di Virgilio, ed inoltre la fonte che Xanto utilizza per la sua iscrizione è il Trionfo d’Amore di Petrarca.
La fonte iconografica, invece, per l’intera composizione è l’incisione del medesimo soggetto di Gian Giacomo Caraglio (Bartsch 28, p. 196, n. 60) dall’Incendio di Borgo di Raffaello nelle Stanze Vaticane.
Dall’albero sullo sfondo, pende lo stemma, tutt’ora purtroppo non ancora identificato, con Ercole e il leone Nemeo.