Ercole e Caco

Ercole e Caco
Ercole e Caco

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

ERCOLE E CACO

1531

PIATTO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 26 cm;

Faenza, Museo Internazionale delle Ceramiche

Iscrizioni:
Sul retro, in blu: “1531. / Hercol che cacco ro / batori ucide. / virtù. / fra Xanto Avelli / da Rovi i Urbi pi.”

Ercole e Caco, particolare
Ercole e Caco, particolare

Note:
Una crepa attrvaersa il piatto da ore sette sino al centro; inoltre una parte del bordo è stata oggetto di restauro.

Provenienza:
Già nella collezione Mainwaring • successivamente passato alla collezione di F.D. Lycett Green.

Bibliografia:
Liverani 1962; Liverani 1963; Ravanelli Guidotti 1987; Cioci 1987; Ravanelli Guidotti 1990; Triolo 1996.

Commento dell’opera:
Per questa maiolica Xanto ha utilizzato una fonte letteraria della quale ampiamente farà uso anche in seguito, le già più volte citate Metamorfosi di Ovidio, e nello specifico l’episodio di Ercole e Caco lo si ritrova nel Libro IX. La scena è ambientata sugli argini del fiume Tevere, in cui si vede, sulla destra, una costruzione in marmo con in secondo piano un arco distrutto nella parte sommitale. Sulla sinistra si riconosce il potente Ercole coperto con la pelliccia del Leone Nemeo che sta per infliggere il colpo fatale al possente Caco, che viene visto di spalle, in ginocchio e totalmente nudo mentre regge un manto color porpora nella mano sinistra. Sulla destra, immerso per la metà inferiore del proprio corpo sta una figura maschile anziana mentre intinge un oggetto ligneo, sembrerebbe un remo, nelle acque del fiume e probabilmente è da identificare con una divinità fluviale. Al centro della composizione campeggia lo stemma, non ancora identificato, con Ercole e il Leone Nemeo.
Per i propri personaggi Xanto si è avvalso di alcune fonti iconografiche: Caco è la figura più semplice da riconoscere, in quanto è citazione letterale tratta da I Modi di Marcantonio Raimondi da Giulio Romano; invece la figura dell’anziano sulla destra è tratta dall’incisione con Isacco che benedice Giacobbe (Bartsch 26, p. 15, n. 6);  invece la figura di Ercole è ancora senza una precisa fonte iconografica.

[C.G.]
Ercole e Caco, particolare
Ercole e Caco, particolare
Ercole e Caco, particolare
Ercole e Caco, particolare