Ero e Leandro

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)
ERO E LEANDRO
1532
PIATTO
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 25,5 cm
Parigi, Musée du Louvre
Iscrizioni:
Sul retro: “1532. Leadro i mare, & Hero a’ la finestra. / .Nel II. Cap: d amore dil .I. tri / upho d .MF.P. comentato. / f. Xanto.A. da Rovigo, i Ur / bino”
Note:
Il piatto si presenta in buone condizioni conservative.
Provenienza:
Appartenuto alla collezione di Edme Durand • acquisito dal Museo nel 1825.
Bibliografia:
Giacomotti 1974.
Commento dell’opera:
La storia di Ero e Leandro sembra fosse assai apprezzata da Xanto e in effetti si rimanda a Scheda n. 127 per l’aspetto più propriamente storico.
Nel metodo di lavoro del maestro, molto era affidato all’uso di stampe per trarre le figure dei personaggi che popolavano i suoi istoriati; in questo caso la figura di Ero è ripresa dalla Battaglia con una sciabola di Agostino Veneziano da Giulio Romano (Bartsch 26, p. 210, n. 211) ; la fanciulla sulla porzione sinistra del piatto è desunta, in controparte, dalla figura femminile in primo piano nella Contesa tra le Muse e le Pieridi di Gian Giacomo Caraglio da Rosso Fiorentino (Bartsch 28, p. 186, n. 53).
Su gentile concessione del Museo del Louvre di Parigi.