La caccia di Enea e dei suoi compagni
Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)
LA CACCIA DI ENEA E DEI SUOI COMPAGNI
1532
PIATTO
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 49,0cm;
Collezione privata
Iscrizioni:
Sul retro si legge: “M.D.XXXII. / In libia giunto Enea co sette Navi / co li compagni tiro / dal bosco al Lito / Sette gra cervi poderosi & gravi. / Nel. I. Libro della Eneida Xgiliana / .F. Xato.A.R. / i Urbino.”
Note:
Il piatto si presenta in buone condizioni conservative.
Provenienza:
Nel 1939 faceva parte della collezione di Alfred Pringsheim a Monaco • passato nel 1962 in una collezione privata • e venduto nel 1976, per esser trasferito nella collezione di Robert Strauss • 1984 Narford Hill, collezione Sir Andrew Fountaine IV • donato a George Berney • ed infine acquistato in Italia.
Bibliografia:
Catalogo della vendita Fountaine, Christie’s 06 Luglio 1884, lotto n. 58; Falke 19…..; Ballardini 1938; Catalogo della vendita della collezione Pringsheim, Sotheby’s 07 Giugno 1939, lotto n. 77; Catalogo di una vendita anonima,Christie’s 29 Maggio 1962; Catalogo della vendita della collezione Strauss, Christie’s 21 Giugno 1976, lotto n. 46; Falke 1994; Triolo 1988; Triolo 1996.
Commento dell’opera:
Il racconto dal quale Xanto trae ispirazione per questo piatto è rintracciabile nel Libro I del Virgilio Volgare qual narra le aspre battaglie e li fatti di Enea nuovamente historiato di Publius Vergilius Maro, pubblicato nel 1476 a Vicenza e ristampato a Venezia nel 1528. Si sta svolgendo qui una caccia al cervo, inscenata in un paesaggio roccioso. Enea vestito con la pelle di leone, suo attributo principale, e con la spada, è in conversazione con uno dei suoi compagni sulla destra in basso, mentre altri nove poderosi uomini, alcuni con elmi e scudi ed altri senza armi e con vestiti d’uso quotidiano, stanno raggruppati presso il cervo. Da sinistra e da destra due agnelli osservano la scena di caccia, e sullo sfondo quattro navi stanno arrivando in prossimità del porto, di cui una di queste è ancorata proprio alle spalle di Enea con le vele ammainate; in una di queste si vede un uomo anziano barbuto, probabilmente da identificare con Anchise, insieme ad un giovane che guarda proprio nella direzione ove sta appeso lo stemma della famiglia fiorentina Pucci (per lo stemma si rimanda alla Scheda n. 1).