Il salvataggio di Camilla

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

IL SALVATAGGIO DI CAMILLA

1532

PIATTO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 26,5 cm;

Collezione privata

Iscrizioni:
Sul retro: “.1532. / Methabo oltr’Amasse / lancio’ Camilla. / Nel XI.Libro de l’Eneide.. / ..fra: Xanto.A. / da Rovigo, i Urbino.”

Provenienza:
Appartenuto alla collezione Adda.

Bibliografia:
Rasmussen 1959.

Commento dell’opera:
La vicenda del salvataggio di Camilla, narrata nell’Eneide di Virgilio al Libro XI come viene ricordato nell’iscrizione, è una delle tematiche maggiormente riproposte da Xanto nel corso della sua attività di decoratore: si faccia riferimento ai numerosi esempi, rispettivamente commentati alle Schede n. 06, n. 156, n. 238, n. 239, n. 240, n. 241, n. 242, n. 253 e n. 315.
L’impianto compositivo è sempre il medesimo, a comprovare pertanto il metodo di lavoro di Francesco Avelli, il quale faceva un largo uso dello spolvero avendo come fonte iconografica alcune incisioni. Anche in questo caso, lo ricordiamo, le figure dei personaggi sono citazioni dalle stampe, nello specifico la figura di Metabo è presa dalla Battaglia tra Romani e Cartaginesi di Marco Dente da Raffaello o Giulio Romano (Bartsch 27, p. 108, n. 420); Camilla è ripresa dal Parnaso di Marcantonio Raimondi da Raffaello (Bartsch 26, p. 244, n. 247); le due ninfe che si vedono sulla destra invece sono tratte dalla Contesa tra le Muse e le Pieridi di Gian Giacomo Caraglio da Rosso Fiorentino (Bartsch 28, p. 186, n. 53) ed infine il dio fluviale è citato dalla Strage degli Innocenti di Marco Dente da Baccio Bandinelli (Bartsch 26, p. 33, n. 21).

[C.G.]