Il sogno di Astiage

Il sogno di Astiage
Il sogno di Astiage

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

IL SOGNO DI ASTIAGE

1542

PIATTO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 27,5 cm;

Londra, British Museum

Iscrizioni:
Sul retro,in nero: “.1542. / D’Astiage Rè di / Media il sogno / grave.”

Note:
Il piatto presenta alcune piccole sbeccature.

Provenienza:
Appartenuto alla collezione Henderson fino al 1868 • donato al Museo da John Henderson nel 1878.

Il sogno di Astiage - retro
Il sogno di Astiage – retro

Esposizioni:
Londra 1987, cat. 79.

Bibliografia:
Henderson 1868; Ballardini Napolitani 1940; Wilson 1985; Wilson 1987; Lessmann 2004; Sani in Mallet 2007; Thornton e Wilson 2007.

Commento dell’opera:
Il soggetto di questo piatto viene ripreso da una fonte alquanto anomala per Xanto, in quanto tratta della storia persiana conosciuta grazie all’Epitome di Giustino tratta dalle Historiae Philippicae dello storico latino Trogo Pompeo. L’episodio qui illustrato è narrato al Libro I, in cui appunto si racconta che Astiage, re dei Medi, fece un sogno che riguardava la propria figlia Mandane, la quale cresce  un figlio, Ciro, che tenterà di detronizzare Astiage. Nel piatto, infatti, sulla destra si vede Astiage mentre sta dormendo, semi sdraiato su una lettiga sormontata da un baldacchino che scopre appunto la figura del re; all’opposto, sta in piedi Mandane, coperta da un manto nella sola parte inferiore del corpo, insieme a lei si vede di spalle un fanciullo, identificabile con Ciro; la figura femminile in posizione centrale con le braccia rivolte al cielo mentre osserva il re dormiente è la personificazione dell’Asia.
Sebbene non firmato, è certamente attribuibile a Xanto, al suo ultimo periodo di attività, a comprovare ciò è anche la grafia dell’iscrizione.
Le figure sono frutto di una meditazione e riproposizione da stampe di cui Xanto disponeva all’interno della bottega in cui lavorava; in particolar modo la figura di Mandane è desunta dall’incisione raffigurante Una donna con due spugne di Zoan Andrea da Mantegna (Bartsch 27, p. 64, n. 373); il piccolo Ciro probabilmente è ripreso dalle Stagioni di Marcantonio Raimondi ed infine Astiage sembra essere tratto da Isacco benedice Giacobbe di Marcantonio Raimondi da Raffaello (Bartsch 26, p. 15, n. 6).

[C.G.]