Il sogno di Astiage
Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)
IL SOGNO DI ASTIAGE
1536
PIASTRA
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Dimensioni: 30 x 27,5 cm;
Collezione privata
Iscrizioni:
Sul davanti: “ASTIAGE RE” e “ASIA”.
Su una tavoletta nell’angolo in alto a destra: “De Astyage re’ di Media il / sogno grave. De iustino / historico nel libro primo / 1536 .no 1.”.
In un angolo in basso a sinistra la firma “F.X.”
Provenienza:
Appartenuto alla collezione del Herzog Anton-Ulrich Museum, Brunswick.
Bibliografia:
Lessmann 1979; Lessmann 2004.
Commento dell’opera:
Questa piastra fa parte di una serie di mattonelle dedicate alla storia della Persia così come viene narrata da Giustino, e si rimanda in questo caso alla Scheda n. 225.
Considerando, invece, il soggetto qui raffigurato, si nota che Xanto aveva già trattato la vicenda del sogno di Astiage (si veda Scheda n. 268) e sarà un soggetto trattato anche negli ultimi due anni della propria parabola artistica, dati i due esemplari datati 1541 e 1542, analizzati rispettivamente alle Schede n. 286 e n. 287, alle quali inevitabilmente si rimanda.
In questa sede è bene ricordare le fonti iconografiche utilizzate da Xanto per creare i propri personaggi: la figlia di Astiage è desunta dalla Donna con le due spugne di Marcantonio Raimondi (Bartsch 27, p. 64, n. 373); il putto è desunto dal dal Matrimonio tra Alessandro e Rossana di Gian Giacomo Caraglio da Raffaello (Bartsch 28, p. 197, n. 62); infine Astiage sembra essere tratto da Isacco benedice Giacobbe di Marcantonio Raimondi da Raffaello (Bartsch 26, p. 15, n. 6).