La morte di Cleopatra
Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)
LA MORTE DI CLEOPATRA
1538
TONDINO
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 26,1 cm
Amburgo, Museum für Kunst und Gewerbe
Iscrizioni:
Sul retro: “.1538. / vissi Aton’ vivo, e, / mori morto lui / .X.”
Provenienza:
Acquistato nel mercato antiquario londinese.
Bibliografia:
Rasmussen 1984.
Commento dell’opera:
Il soggetto è uno dei più trattati e messi in scena da Xanto, e in effetti si rimanda alle Schede n. 51, n. 151, n. 177, n. 284, n. 297 e n. 323.
L’impianto compositivo è il medesimo dei pezzi più sopra analizzati, come pure le fonti iconografiche utilizzate, in quanto anche qui la scena è desunta, in controparte, dalla Morte di Cleopatra di Agostino Veneziano da Raffaello (Bartsch 26, p. 104, n. 198); i due giovani sulla destra invece sono tratti dal Martirio di San Lorenzo di Marcantonio Raimondi da Baccio Bandinelli (Bartsch 26, p. 135, n. 104); infine la figura sulla sinistra, che si intravede dietro il tendaggio, è ripresa dal Martirio di Santa Cecilia di Marcantonio Raimondi da Raffaello (Bartsch 26, p.153, n.117).