Narciso alla fontana dell’amore

Narciso alla fontana dell'Amore
Narciso alla fontana dell’Amore

 

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

NARCISO ALLA FONTANA DELL’AMORE

1525-1526 ca.

TONDINO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 27,6 cm

Londra, Wallace Collection

Iscrizioni:
Il retro si presenta non lavorato.

Note:
Il tondino è rotto sulla parte superiore sinistra ma è stato oggetto di un intervento di restauro e riparazione.

Provenienza:
Non è noto se questo tondino fosse stato acquistato da Sir Richard Wallace, ma è invece sicuro che lo espose al Bethnal Green.

Esposizioni:
Londra 2007.

Bibliografia:
Bethnal Green 1872-1875; Rackham 1957; Norman 1976; Ravanelli Guidotti 2007; Mallet 2007.

Commento dell’opera:
La fonte letteraria è rintracciabile nel Libro III delle Metamorfosi di Ovidio, in cui viene narrato che Narciso, figlio di Cefiso e della bella ninfa Liriope, respinse le avances della ninfa Eco e si innamorò della sua stessa immagine riflessa nell’acqua di una sorgente. In questa maiolica si nota infatti al centro della scena Narciso seduto di spalle, mentre sta riverso sulla parte inferiore di una fontana sulla quale è mostrato Cupido, bendato in atto di scoccare i propri dardi. Sulla parte sinistra si vede la ninfa Eco mostrata in piedi totalmente grigia, quasi fosse una statua, vista frontalmente, come pure frontali sono le fanciulle mostrate sulla parte destra.
Per questa composizione non sono state rintracciate citazioni provenienti da stampe coeve, pertanto è possibile ipotizzare che a Xanto spetti l’intera creazione della scena e delle figure.
Questo tondino va ascritto ad un periodo anteriore al 1528 per il fatto di non riportare alcuna iscrizione o lavorazione sul retro, in quanto solamente dopo tale anno Xanto comincia a fornire una spiegazione ai soggetti che mette in scena nella parte concava dei suoi piatti.

[C.G.]

Su gentile concessione della Wallace Collection di Londra.