Narciso ed Eco
Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)
NARCISO ED ECO
1535
PIATTO
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 30 cm;
Rotterdam, Boyman Van Beuningen Museum
Iscrizioni:
Sul retro: “1535. Echo chamiado in duro sasso fosti F.X.”
Bibliografia:
Vreeken 1994.
Commento dell’opera:
Il soggetto di questo piatto è stato trattato da Xanto in diversi momenti della propria vita artistica, considerando appunto l’esemplare del 1529-1530 e quello del 1538, analizzati rispettivamente alle Schede n. 206 e n. 215, alle quali inevitabilmente si rimanda.
Il metodo impiegato da Francesco Avelli per la creazione delle proprie figure prevedeva un largo uso dello spolvero, e in effetti si nota che le fonti iconografiche dalle quali traeva i personaggi che andavano a popolare i propri istoriati sono pressoché le medesime. Per questo piatto, infatti, ha utilizzato il Martirio di San Matteo di Marcantonio Raimondi da Baccio Bandinelli; la Danza di Cupidi di Marcantonio Raimondi da Raffaello (Bartsch 26, p. 215, n. 217) ed infine la celebre Contesa tra le Muse e le Pieridi di Gian Giacomo Caraglio da Rosso Fiorentino (Bartsch 28, p. 186, n. 53).