Piramo e Tisbe

Piramo e Tisbe
Piramo e Tisbe

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

PIRAMO E TISBE

1535

TAGLIERE

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 26,5 cm;

Bologna, Museo Civico Medievale

Iscrizioni:
Sul retro: “.1535. / Vedi piramo, e, Tisbe / isieme à l’ombra. / Fra: X. / .R.”

Note:
Il piatto si presenta in ottime condizioni conservative.

Esposizioni:
Tolosa 1988, cat. 38.

Bibliografia:
Schiassi 1814; Ducati 1923; Del Vita 1924; Minghetti 1939; Ballardini 1938; Ballardini e Napolitani 1941; Del Vita 1953; Liverani 1957; Cinotti 1967; Hausmann 1972; Hallè 1974; Ballardini 1975; Liverani 1980; Ravanelli Guidotti 1985; Ravanelli Guidotti 1988.

Commento dell’opera:
Questa maiolica presenta lo stesso soggetto del pezzo commentato in Scheda n. 263, alla quale si rimanda per l’esplicazione della storia.
Come tutte le opere di Xanto, anche questa composizione potrebbe essere paragonata ad una sorta di mosaico di riferimenti citazionistici riferibili ad incisioni che il maestro presumibilmente disponeva all’interno della bottega in cui lavorava. Le stampe qui utilizzate sono tra le più apprezzate nonché adoperate da Xanto e si tratta della Contesa tra le Muse e le Pieridi di Gian Giacomo Caraglio da Rosso Fiorentino (Bartsch 28, p. 186, n. 53); la figura di Tisbe è ripresa, in controparte, dalla stampa raffigurante una Menade opera dell’anonimo Monogrammista PP.

Su gentile concessione del Museo civico Medioevale di Bologna.

[C.G.]