Plauto e Orestilla
PLAUTO E ORESTILLA
1540
COPPA
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 27,2 cm
Sèvres, Musée national de la Céramique
Iscrizioni:
Sul retro: “1540 L’uno Plautio si è l’atr Orestilla / .X.”
Provenienza:
Donazione Sagnier, 1946.
Bibliografia:
Giacomotti 1974.
Commento dell’opera:
Questa coppa fa parte delle produzioni dell’ultimo capitolo della parabola artistica di Xanto, essendo datato al 1540 e firmato con la sola iniziale. L’iscrizione riporta solamente la scena raffigurata, senza la puntuale indicazione della fonte letteraria da cui è tratta, che è il testo di Valerio Massimo.
Sulla sinistra si vede Plauto seduto a gambe incrociate sul cornicione di una costruzione architettonica parzialmente visibile; è vestito con la corazza, la mano destra appoggiata al fianco, mentre la sinistra serve per reggere il capo abbandonato in un profondo sonno. Di fronte a lui, sta stesa per terra supina, coperta da un manto nella zona inguinale, adagiata al tronco di un albero, Orestilla inerme; sulle sue ginocchia è appoggiato addormentato un amorino; in cielo, al centro dello spazio, vola un angelo verso la fanciulla, con una corona in mano, pronta per esser appoggiata sul capo di Orestilla stessa. Sullo sfondo si vede un gruppo di edifici tra cui un tempio a pianta centrale e un castello.
Le figure di Orestilla con l’amorino dormiente sulle sue gambe e l’angelo planante su di lei sono tratte dalla stampa con il Guerriero e la fanciulla dormiente di Marcantonio Raimondi dal Parmigianino.