Sepoltura di Leucothoe o Rea Silvia ed il Re Amulio

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

SEPOLTURA DI LEUCOTHOE O REA SILVIA  ED IL RE AMULIO

1529-1530 ca.

PIATTO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 25,0 cm;

Ubicazione sconosciuta.

Iscrizioni:
Non è stata rintracciata alcuna fotoriproduzione del retro.

Provenienza:
Già nella collezione Cottreau.

Bibliografia:
Catalogo della vendita Cottreau, Parigi 28-29 Aprile 1910, lotto n. 8; Hamel 1910; Triolo 1996.

Commento dell’opera:
Mentre il piatto si trovava nella collezione Cottreau, il soggetto raffigurato era identificato come Rea SilvIa con il re Amulio, un soggetto ripreso dalla storia leggendaria di Roma; purtroppo però senza conoscere l’iscrizione posta sul retro, è tutt’ora difficile affermare con certezza il reale soggetto dipinto da Xanto, anche se è possibile rintracciare un altro esemplare in cui Xanto rappresenta la medesima storia, e si tratta del piatto conservato al Museo Correr di Venezia datato 1534. La storia di Rea Silvia è narrata nel Libro I della storia di Roma di Tito Livio, ma sembra piuttosto che Xanto abbia fatto uso di una versione delle Metamorfosi di Ovidio stampate nel 1528-1530, in quanto in questo testo si narra che il re persiano Orcamo, riconoscibile nell’uomo vestito con abiti orientali, seppellisce viva la propria figlia come punizione a seguito del rapporto avuto con Apollo.
In alto in posizione centrale campeggia lo stemma non identificato con tre lune crescenti argentate su sfondo blu notte (vedi Scheda n. 5).
Com’è usuale nella pratica di Xanto, le figure sono state riprese da alcune stampe, nello specifico la figura del re persiano Orcamo è citato dall’incisione raffigurante Cristo al tavolo di Simone il fariseo di Marcantonio Raimondi da Giulio Romano (Bartsch 26, p. 37, n. 23); l’uomo con la pala invece è tratto dal Martirio di San Lorenzo di Marcantonio Raimondi da Baccio Bandinelli (Bartsch 26, p. 135, n. 104); infine la fanciulla è ripresa dai Modi di Marcantonio Raimondi da Giulio Romano.

[C.G.]