Un dio del fiume in un paesaggio
Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)
UN DIO DEL FIUME IN UN PAESAGGIO
1524
TONDINO
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 24 cm
Londra, British Museum
Iscrizioni:
Sul retro sono presenti decorazioni floreali in lustro, come pure in lustro è l’iscrizione “1524 / M°G°”.
Provenienza:
Acquistato nel 1851 dalla collezione dell’Abate Hamilton.
Esposizioni:
Londra 2007, cat. 4.
Bibliografia:
Solon 1907; Rackham 1940; Rackham 1957; Liverani 1968; Wilson 1987; Wilson 2002; Mallet 2004; Thornton e Wilson 2007; Mallet 2007.
Commento dell’opera:
Su questo piatto ascrivibile tra le prime opere decorate da Xanto, si vede un personaggio maschile nudo, seduto a gambe stese su un prato, la schiena addossata ad un tronco d’albero e ai suoi piedi un corso d’acqua, nella mano destra regge un ramo di una palma e nella sinistra un timone; in lontananza si scorge una città. È identificabile, dunque, in relazione agli oggetti che tiene in mano, come una divinità fluviale.
Il metodo di lavoro di Xanto rimane invariato nel corso degli anni, e in effetti per realizzare le figure dei propri personaggi egli fa largo uso di stampe da utilizzare come fonti iconografiche; in questo caso specifico la divinità fluviale è desunta, in controparte, dal Giudizio di Paride di Marcantonio Raimondi da Raffaello (Bartsch 26, p. 242, n. 245).