Una scena d’amore (Venere e Giove) e Venere e un Cupido

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

UNA SCENA D’AMORE (VENERE E GIOVE) E VENERE E UN CUPIDO

1528

PIATTO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 29,7 cm;

Copenhagen, Danish Museum of Art and Design

Iscrizioni:
Sul retro in lustro, tra decorazioni, si legge: “1528 / M° Giorgio / Ugubio”; in blu è riportato inoltre: “A latto venere e / Giove samano / fabula y/Ø”.

Note:
Il bordo presenta alcune sbeccature.

Provenienza:
Collezione Ole Olsen • acquistato da L. Oppen • Donato dalla Fondazione Ny Carlsberg.

Esposizioni:
The Ny Carlsbergfondet, Anniversary Exhibition 1952, cat. 538.

Bibliografia:
Ballardini 1933; Houkjaer 2005.

Commento dell’opera:
Il soggetto di questo piatto, ascrivibile ad un primo capitolo della parabola artistica di Xanto, rimane di difficile comprensione, anche perché l’iscrizione che si legge all’interno del piede sul retro non porta grandi aiuti.
All’esterno di un palazzo, che si vede parzialmente sulla destra, sono inserite due coppie: sulla sinistra, davanti ad un albero dal sottile ed esile tronco, è mostrata una coppia in atteggiamento copulativo, osservati da un coniglio che occupa il centro della composizione e da un’aquila che invece è posta sulla destra in primo piano; a destra è raffigurata inoltre una donna nuda, mentre, in piedi, sta allattando un bambino.
Come detto poco fa, il soggetto è difficile comprensione ed interpretazione, potrebbe trattarsi del mito di Giove e Venere, dei quali i due animali sono attributi; ma potrebbe essere collegato alle vicende politiche accadute proprio l’anno precedente, dunque il riferimento potrebbe essere al Sacco di Roma del 1527, pertanto Venere e Cupido starebbero a simbolizzare Roma sconfitta, mentre Giove, accompagnato anche dall’aquila, starebbe ad indicare, appunto, l’imperatore; la sessualità,inoltre, sarebbe utilizzata ad un livello simbolico per indicare l’attacco armato alla città.
Com’è usuale nel metodo di  lavoro di Xanto, le figure sono desunte da incisioni che aveva modo di studiare e di cui disponeva nella bottega in cui lavorava; infatti, la coppia in atteggiamento amoroso è ripresa dai Modi di Marcantonio Raimondi da Giulio Romano; mentre Venere mentre dona il seno a Cupido è un adattamento di Marcantonio Raimondi della raffigurazione di Venere e Amore di Raffaello.

[C.G.]