Il sogno profetico della donna di Imera
1540
PIATTO
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 25,5 cm
Londra, Victoria and Albert Museum
Iscrizioni:
Sul verso si legge: “Hic illeDionysius Sicilie Tirannus”
Sul retro vi è l’iscrizione recante: “L’alta uisio d’Imera i Siragusa. X.”
Note:
Il piatto si presenta in buone condizioni conservative.
Provenienza:
Appartenuto alla collezione di Ralph Bernal.
Bibliografia:
Rackham 1977.
Commento dell’opera:
Per questo piatto Xanto si rifà al testo di Valerio Massimo in cui narra di Un sogno premonitore pagato con la vita. Dioniso non era ancora stato eletto tiranno di Siracusa e ad Imera, colonia greca nell’isola mediterranea situata sulla costa nord della Sicilia presso la foce dell’omonimo fiume, una donna, durante la notte, sognò di volare presso la dimora degli dèi e notò che ai piedi di Giove, raffigurato qui al centro del piatto con l’aquila alla sua destra, stava steso un uomo legato con catene. La fanciulla chiese a Giove chi fosse, e il dio le rispose che quello altri non era che il destino della Sicilia, e come indicato dall’iscrizione sulla destra, si tratta appunto di Dioniso. Il giorno seguente la donna rese immediatamente pubblico tale suo sogno profetico.
Nel proprio modo di operare Xanto faceva ampio uso di alcune stampe utilizzate come fonti iconografiche al fine di creare le figure dei propri personaggi; in particolar modo la figura di Giove che si vede al centro della composizione è ripreso dal Martirio di Santa Cecilia di Marcantonio Raimondi da Raffaello (Bartsch 26, p.153, n.117); mentre la figura di Dioniso è desunta, in controparte, dal Martirio di San Lorenzo di Marcantonio Raimondi da Baccio Bandinelli (Bartsch 26, p. 135, n. 104).