La morte di Piramo e Tisbe
1531
PIATTO
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Londra, Victoria and Albert Museum
Iscrizioni:
Sul verso è presente a ore 12 uno stemma non ancora identificato.
Sul retro si legge: “1531 Vidi piramo& Tisbe Isieme a l’ombra. historia. fra: XantoAv: Ro: i Urbino pi:”
Note:
Il piatto si presenta in buone condizioni conservative.
Provenienza:
Coll. Bernal.1780-1855
Esposizioni:
2007: Londra
Bibliografia:
Catalogo della vendita della collezione Bernal, 22 Marzo 1855, lotto n.2014; Bohn 1857; Ballardini 1938; Rackham 1940; Bernard Rackham, Catalogue of Italian maiolica, Londra, H.M.S.O., 1977; Ravanelli Guidotti 1990 (erroneamente citato come La morte di Priamo; Triolo 1996.
Commento dell’opera:
Il soggetto per tale maiolica è ripreso dal testo che Xanto ha utilizzato per la maggiore nelle sue opere: le Metamorfosi di Ovidio, più precisamente il Libro IV, dal quale riprende con dovizia di particolari la descrizione del luogo ove avvenne l’incontro tra i due amanti. La scena, infatti, è divisa in due parti dal tronco dell’albero posto in posizione centrale, dal quale pende lo stemma, non ancora identificato, con Ercole che combatte contro il Leone Nemeo. Sulla sinistra si vede Tisbe che cerca rifugio entro una grotta dal leone che la sta inseguendo e, anzi, le ha già morso e strappato parte della veste. Al centro della composizione, in pirmo piano vi è Piramo riverso al suolo, in posizione prona, con la spada che gli ha appena trafitto il torace; azione che ha causato in Tisbe un grande trauma ed in effetti si vede sulla destra la fanciulla preoccupata che corre nella direzione del proprio amato.
La figura di Piramo è citazione da I Modi di Marcantonio Raimondi da Giulio Romano; la figura di Tisbe sulla sinistra è ripresa dalla stampa di Gian Giacomo Caraglio con la Contesa tra le Muse e le Pieridi da Rosso Fiorentino (Bartsch 28, p. 186, n. 53); mentre la citazione per la figura di Tisbe sulla destra rimane ancora da identificare.
Una breve riflessione è bene porre in questa sede circa il soggetto, in quanto si tratta del primo esempio di trattazione della morte di Piramo e Tisbe, tematica probabilmente molto apprezzata, e di conseguenza più volte praticata da Xanto.