Cefalo che uccide Procri

1533

PIATTO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 28.6 cm

New York, The Metropolitan Museum of Art

Iscrizioni:
Sul retro, in inchiostro nero, si legge: “.1533. / l’inavedutoCephal/ procri uccide./ Nel .VII. libro dOuidioMet: / .fra:Xanto. A. / Rovigiese I / Urbino”.
Note:
Il piatto si presenta in buone condizioni conservative.

Provenienza:
Collezione Bernal • collezione Andrew Fountaine • Charles Testart • dono di V. Everit Macy, 1927.


Commento dell’opera:
Per questo piatto, l’Avelli ha preso come fonte per trarre la decorazione, ancora una volta le Metamorfosi di Ovidio, in cui nel Libro VII viene raccontata la storia dei due sposi Cefalo e Procri. Cefalo era talmente affascinante che attrasse le attenzioni di Eos, dea dell’aurora, la quale si vide respinta da Cefalo, il quale si dichiarava marito fedele alla moglie Procri. Eos chiese dunque a Cefalo di provare la fedeltà della moglie, che però cede dopo le insistenti offerte di monili e altri oggetti preziosi da parte del marito presentatosi a lei sotto mentite spoglie. Procri fuggì, però successivamente tornò a Creta, ma con il dubbio che il marito fosse ancora invaghito di Eos; perciò durante una battuta di caccia si nascose dietro un cespuglio per osservare Cefalo, il quale sentendo appunto un fruscio provenire dal cespuglio stesso, convinto fosse un animale da cacciare, afferrò la lancia contro il presunto animale e uccise accidentalmente Procri.
Francesco Xanto Avelli ha fatto largo uso delle stampe come fonti di ispirazione per la realizzazione dei propri personaggi; infatti, le incisioni qui adoperate sono: il Parnaso di Marcantonio Raimondi da Raffaello (Bartsch 26, p. 244, n. 247); Davide che uccide Golia di Marcantonio Raimondi da Raffaello (Bartsch 26, p. 19, n. 10); la Contesa tra le Muse e le Pieridi di Gian Giacomo Caraglio da Rosso Fiorentino (Bartsch 28, p. 186, n. 53) ed infine i Modi di Marcantonio Raimondi da Giulio Romano.

 

[C.G.]

Su gentile concessione del Metropolitan Museum of Art di New York.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *