Tagliere con il dio del Fiume e la Ninfa Aretusa

1534

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 25,7 cm

New York, The Metropolitan Museum of Art

Iscrizioni:
Sul retro: “1534 / De Alpheo, e, d’ Arethusa / il vano amore / F X”
Provenienza:
Appartenuto alla collezione di Alfred Israel Pringsheim, Monaco, passato poi a Zurigo (1850-1941) • Venduto presso Sotheby’s, Londra, 09 Luglio 1939, lotto n. 295 • acquistato da Robert Lehman attraverso le Gallerie Goldschmidt, New York, 1939.

 

Esposizioni:
Deruta 2004, cat. 70.
Bibliografia:
Olga Raggio 1956; Rasmussen 1989; Sannipoli 2004.
Commento dell’opera:
Il tagliere non presenta stemma alcuno.
È raffigurata la storia di Alfeo e della ninfa del Peloponneso e della Sicilia Aretusa. Alfeo, dio del fiume che scorre nel Peloponneso, fra l’Elide e l’Arcadia, figlio di Oceano e Teti, prova diversi tentativi per sedurre Artemide e le ninfe. Un giorno Alfeo inseguì Artemide fino all’isola di Ortigia e tra le accompagnatrici della dea vi era proprio Aretusa, una fanciulla di cui il dio era innamorato: per seguirla egli divenne cacciatore come lei, costringendola infine a scappare a Siracusa per sfuggirgli; ella fu infine trasformata in una fonte, e per amore Alfeo mescolò le sue acque con quelle di lei, ed è proprio questo l’episodio raffigurato nel tagliere qui in esame.
Le figure son prese da stampe di cui Xanto disponeva all’interno della bottega in cui lavorava, e si tratta della Danza di Cupidi di Marcantonio Raimondi da Raffaello (Bartsch 26, p. 215, n. 217) e del Satiro che rincorre una ninfa di Marcantonio Raimondi da un antico bassorilievo (Bartsch 26, p. 223, n. 226).

[C.G.]

Su gentile concessione del Metropolitan Museum of Art di New York.

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