Il salvataggio di Camilla

Il salvataggio di Camilla

1539

PIATTO (TAGLIERE?)

Ceramica, maiolica (cotto porcellanato)

Diametro 29,7 cm

New York, The Metropolitan Museum of Art

Iscrizioni:
Sul retro, scritto in inchiostro verde si legge: “.1539. / Methabo oltr’ amase / lacià Cammilla / .X.”

 

Provenienza:
Nel XIX secolo il piatto era conservato in una collezione privata francese • passò poi a Hollingworth Magniac, Colworth, Bedfordshire in seguito ad una vendita presso Christie’s, Londra 2, 4-8, 11-15 Luglio 1892, lotto n. 473 • passò successivamente alla collezione Lehman • e dal 1975 è di proprietà del Metropolitan Museum of Art.

Esposizioni:
Deruta 2004, cat. 71.

Bibliografia:
Rasmussen 1989; Sannipoli 2004.

Commento dell’opera:
La fonte utilizzata da Franscesco Xanto Avelli per tale opera è la virgiliana Eneide, in cui appunto è raccontata la storia di Camilla: figlia del re dei Volsci, Metabo, il quale, cacciato dalla città dai suoi nemici, in seguito alla morte della moglie Camilla, fuggì con la figlia ancora piccolissima, ed inseguito dai soldati armati; ma nel momento in cui stava per sfuggire loro, incontrò un piccolo fiume e per salvare la figlia, la fissò ad una forte picca che aveva con sé in modo da poterla lanciare dall’altra parte della riva. In caso Camilla si salvasse, aveva fatto voto a Diana di consacrarle la figlia; la dea esaudì la preghiera e la bambina raggiunse la riva opposta. Padre e figlia continuarono poi la loro esistenza nei boschi.
Tale soggetto è stato proposto da Xanto in diverse occasioni (si faccia riferimento alle Schede n. 156, n. 238, n. 239, n. 240, n. 241, n. 242, n. 253, n. 315 e n. 369) ed il modo di risolvere la composizione, dunque di impostare i personaggi nello spazio, è il medesimo per tutti gli esempi appena citati.
Il metodo di lavoro di Francesco Avelli appare consolidato e prevedeva un largo utilizzo di incisioni di cui poteva agilmente disporre all’interno della bottega in cui lavorava e in effetti in questo caso specifico Metabo è desunto dalla Battaglia tra Romani e Cartaginesi di Marco Dente da Raffaello o Giulio Romano (Bartsch 27, p. 108, n. 420); Camilla e il gruppo di fanciulle sulla destra sono riprese dal Parnaso di Marcantonio Raimondi da Raffaello (Bartsch 26, p. 244, n. 247); infine il dio fluviale è desunto da uno dei personaggi sdraiati in primo piano nella Scena di Battaglia di Marco Dente di Ravenna da Raffaello o Giulio Romano (Bartsch 26, p. 210, n. 211).

[C.G.]

Su gentile concessione del Metropolitan Museum of Art di New York.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *