Carlo V punisce Roma corrotta

Carlo V punisce Roma corrotta
Carlo V punisce Roma corrotta

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

CARLO V PUNISCE ROMA CORROTTA

1534

PIATTO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 26,5 cm

San Pietroburgo, The State Hermitage Museum

Iscrizioni:
Sul retro son presenti decorazioni lustrate e la lettera N, inoltre si legge la seguente scritta riportata con inchiostro blu: “1534 / Roma lasciva dal buo / Carlo quinto partita à / mezzo. / fra. Xanto.A. / da Rovigo, i. / Urbino”.

Note:
Il piatto si presenta tutto sommato in buone condizioni conservative, sebbene siano presenti alcune screpolature sul bordo.

Provenienza:
Fino al 1879 faceva parte della collezione Berdele a Parigi • successivamente passa al Museo del barone Stiglitz• e dal 1923 fa parte della collezione del Museo dell’Ermitage.

Esposizioni:
Faenza 2003.

Bibliografia:
Karbon’er 1899; Ballardini 1938; Kube 1976; Join-Dieterle 1984; Watson 1986; Cioci 1987; Fiocco-Gherardi 1989; Ivanova 2003 cat. 37.

Commento dell’opera:
La tematica di questo piatto è di tipo politico e viene rappresentata mediante un’allegoria: la città di Roma, infatti, è raffigurata con le sembianze di una donna nuda che sta stesa su un giaciglio collocato proprio al centro della composizione. Accanto a lei sta in piedi un guerriero con elmo e un’armatura addosso colto proprio nell’atto di colpire la donna con una spada. Dietro il giaciglio della figura femminile appare un gruppo formato da cinque donne nude che assistono alla scena, ma che sembrano quasi incuranti di ciò che sta per accadere; queste figure femminili sembra stiano a simboleggiare le città d’Italia conquistate da Carlo V. L’intero avvenimento è ambientato tra mura ed edifici romani.
Si tratta, dunque, di una rappresentazione allegorica della conquista della città di Roma da parte di Carlo V e delle sue truppe avvenuta appunto nel 1527.
L’intera scena è mutuata da un ricco repertorio di incisioni che circolavano all’epoca, prima fra tutte è ben riconoscibile la fonte impiegata per creare la donna nuda stesa per terra: si tratta
Per la figura di Carlo V, Xanto ha fatto riferimento all’incisione di Gian Giacomo Caraglio da Rossio Fiorentino con Ercole colpisce Cerbero (Bartsch 28, p. 183, n. 44); mentre per il gruppo di nudi femminili il riferimento è all’incisione con la Disputa tra Muse e Pieridi (Bartsch 28, p. 186, n. 53).

[C.G.]