La battaglia di Pavia

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)
LA BATTAGLIA DI PAVIA
1534
PIATTO
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 28,3 cm;
Londra, British Museum
Iscrizioni:
Sul retro, in blu: “.1534. / Cadette il re Cristian / sotto Pavia. / .F.X.”
Note:
Il piatto si presenta rotto in più parti e successivamente restaurato.

Provenienza:
Donazione di A.W. Franks.
Esposizioni:
Londra 1987, cat. 220; Londra 2007, cat. 46.
Bibliografia:
Thornton e Wilson 2007; Casati Migliorini 2009.
Commento dell’opera:
Il soggetto di questo piatto è di tipo allegorico e si rifà a fatti politici quasi contemporanei in quanto il riferimento è alla Battaglia di Pavia avvenuta il 24 Febbraio 1525, ovvero ben nove anni prima della decorazione di questa maiolica. Inoltre è bene considerare il grande effetto che ha avuto il sacco di Roma del 1527 su Xanto, di cui in realtà questa battaglia è considerata come l’antecedente. Probabilmente una riflessione sui recenti tragici avvenimenti era necessaria in un momento di grave instabilità politica come quella dell’anno 1534 in cui papa Clemente VII Medici meditava di mandare in sposa la nipote Caterina a Enrico duca d’Orléans, figlio di Francesco I di Francia. La scena dipinta nel piatto sarebbe del tutto incomprensibile senza l’iscrizione apposta all’interno del peduccio.
Sulla sinistra dello spazio della composizione si vede un guerriero mentre corre verso il centro della scena nella direzione di un altro suo compagno, che, scivolato a terra, indossa calzari, un elmetto, lo scudo in mano e lo scettro poggiato a terra. Al centro della composizione incede un cavaliere su un bianco destriero mentre si apre un varco attraverso un muro; alle sue spalle una costruzione architettonica con un arco che si intravede mentre sfora lo spazio. All’estrema destra, sta in piedi sopra una palla poggiando e trovando stabilità su un bastone un personaggio femminile; questa figura è resa visibile grazie ad un drappo ceruleo con decorazioni giallo ocra ripreso a metà della sua lunghezza.
Per i propri personaggi, Xanto ha utilizzato la tecnica dello spolvero, partendo da alcune celebri incisioni; nello specifico il guerriero ed il cavallo sono desunti dal Rapimento di Elena di Marcantonio Raimondi da Raffaello; l’altro guerriero steso prono a terra è ripreso dai Modi di Marcantonio Raimondi da Giulio Romano; infine il personaggio sull’estrema destra deriva dal Martirio di San Lorenzo di Marcantonio Raimondi da Baccio Bandinelli.