L’assalto a La Goletta
Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)
L’ASSALTO ALLA GOLETTA
1541
PIATTO
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 45,6 cm;
Francia, collezione privata
Iscrizioni:
Sul retro: “M.D.XXXI. / Da Carlo d’Austria Imperator potente / L’Alta Goletta inespugnabil tanto / Astretta, e presa con furor repena. / In Urbino nella/ botteg di Francesco / de Silvano / .X.”
Provenienza:
Appartenuto alla collezione Marryat, Londra (acquistato a Napoli) • Collezione del Barone James de Rothschild, Parigi.
Bibliografia:
Marryat 1857; Robinson 1862; Catalogo della vendita della collezione di Joseph Marryat, 18 Febbraio 1867, lotto n. 849; Darcel 1864; Fortnum 1896; Vitaletti 1914; Mallet 1981; Mallet 1984; Triolo 1996; Mallet 2007.
Commento dell’opera:
Per comprendere il soggetto raffigurato in questo piatto è di grande aiuto l’iscrizione che si legge sul retro che va indubbiamente messa in relazione con lo stemma sul verso a ore 3, appartenente a Ferante Gonzaga-Guastalla. Nel Giugno del 1535 Ferrante aveva ricoperto la carica di generale per Carlo V durante la campagna, comandata dallo stesso Imperatore, in cui la fortezza tunisina di La Goletta fu presa d’assalto.
Un particolare sul quale è bene riflettere è proprio l’iscrizione, in quanto sembra sia frutto dell’invenzione di Xanto. Inoltre, nell’iscrizione viene riportata anche la notizia che tale piatto è stato dipinto nella «bottega di Francesco de Silvano», che andrebbe dunque inteso come Francesco Durantino e viene a costituire una testimonianza della collaborazione dello stesso Xanto con uno dei maggiori e più prolifici maiolicari di quel tempo.
La quasi totalità dello spazio è occupata dalla fortezza, che viene assalita dai soldati, i quali stanno proprio salendo dall’acqua per arrampicarsi lungo le mura. Tra questi si distingue un soldato dalla barba e capelli rossi, che presumibilmente potrebbe essere identificato con Carlo V. sulla parte destra, invece, un altro soldato mentre regge in mano uno stendardo che reca le iniziali “S.P.Q.R.”, sopra al quale sta appollaiata un’aquila nera, chiaro simbolo imperiale.
A ore 3 è rappresentato lo stemma di Ferrante Gonzaga-Guastalla.
L’episodio qui raffigurato, ovvero la presa di La Goletta, ubicata nelle vicinanze di Cartagine, sembra sia il motivo principale della scelta di Xanto di utilizzare come fonte iconografica la stampa di Marco Dente di Ravenna da Giulio Romano raffigurante la Battaglia tra Romani e Cartaginesi (Bartsch 27, p. 108, n. 420), in cui si riscontrano tutti i dettagli, come ad esempio le iscrizioni sullo stendardo.