Vulcano forgia una freccia, guardato da Venere e Cupido

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)
VULCANO FORGIA UNA FRECCIA, GUARDATO DA VENERE E CUPIDO
1528-1530 ca.
TONDINO
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 25,5 cm
Baltimora, The Walters Art Museum
Iscrizioni:
Sul retro, in blu: “Vulcano y/Ø”
Bibliografia:
Prentice von Erdberg e Ross 1952.
Commento dell’opera:
Questa maiolica è ascrivibile ad un primo capitolo dell’attività di Xanto, ma il soggetto qui in esame è stato trattato dal maestro anche in una fase finale della sua parabola artistica, e si fa riferimento al piatto conservato al British Museum esaminato in Scheda n. 285.
Sulla sinistra si vede Vulcano seduto su un tronco d’albero, visto di spalle, voltato con il volto verso l’osservatore; nella mano destra regge il martello pronto per il colpo da infliggere sulla lancia che tiene ferma con l’altra mano sull’incudine. Ad assistere all’intera scena sono Venere e Cupido, che siedono sul lato destro della composizione, in primo piano. I personaggi sono inseriti in un contesto con una struttura architettonica alle spalle di Vulcano, un albero a lato di Venere e Cupido e sullo sfondo una città e alcune alture.