Alcione e Ceice
Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)
ALCIONE E CEICE
1534
COPPA
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 26 cm;
Londra, Victoria and Albert Museum
Iscrizioni:
Sul retro, in nero, all’interno di decorazioni lustrate: “1539. / Alcyone, e, Ceyce i riva ‘mare. X.”
Bibliografia:
Rackham 1940.
Commento dell’opera:
L’episodio di Alcione era già stata messa in scena da Xanto in altri esemplari conservati al Museo Correr di Venezia, commentati in Scheda n. 250 e n. 251, alle quali si rimanda per quanto riguarda la narrazione della vicenda.
Anche per costruire questa composizione Xanto ha fatto uso di alcune incisioni, le medesime utilizzate nei piatti di Venezia; e dunque Alcione che si vede sulla destra è desunta dai Modi di Marcantonio Raimondi da Giulio Romano; Ceice sulla sinistra annegato in mare è tratto dal Matrimonio di Alessandro e Rossana di Gian Giacomo Caraglio da Raffaello (Bartsch 28, p. 197, n. 62) ed infine Giunone che si vede emergere da cirri spiraliformi è presa dalla Prudenza di Marcantonio Raimondi ; mentre le figure degli altri due personaggi sembrano essere frutto dell’inventiva di Xanto.