Enea fugge da Troia
Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)
ENEA FUGGE DA TROIA
1535 ca.
PIASTRA
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Dimensioni: 30,2 x 27,6 cm;
Brunswick, Herzog Anton-Ulrich Museum
Iscrizioni:
Su un riquadro in basso a destra si legge: “Questo è colui / che pianse sotto / Antandro / La morte di Cre / usa. y/Ø”
Bibliografia:
Lessmann 1979.
Commento dell’opera:
La vicenda della fuga di Enea dalla città di Troia è un soggetto trattato in altre occasioni da Xanto, e anche qui si nota la sua confidenza con i testi classici, dunque la sua grande raffinatezza culturale, essendo l’episodio ripreso dall’Eneide di Virgilio.
I personaggi raffigurati sono semplici da comprendere: Enea con in spalla l’anziano padre Anchise, alla loro destra il giovane Ascanio e dietro di loro una donna nuda sta bruciando tra ardenti fiamme, simbolo della città di Troia, che si vede mostrata sullo sfondo mediante costruzioni architettoniche.
Per le proprie composizioni, Xanto faceva largo uso di incisioni, pertanto le due figure di Enea ed Anchise sono prese dalla stampa con Enea che salva Anchise di Gian Giacomo Caraglio (Bartsch 28, p. 196, n. 60) dal celebre affresco di Raffaello nelle Stanze Vaticane.