La vestale Tuccia porta l’acqua in un setaccio al Tempio di Vesta
Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)
LA VESTALE TUCCIA PORTA L’ACQUA IN UN SETACCIO AL TEMPIO DI VESTA
1535
TAGLIERE
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 27,5 cm;
Berlino, Collezione privata
Iscrizioni:
Sul retro, tra decorazioni in lustro dorato, si legge: “.1535. / Tutia l’acqua portò / col cribro al Tempio. / .F.Xa: / .R.”
Provenienza:
Collezione Albert von Parpart • Collezione Richard Zschille • Collezione privata, Ausbach.
Esposizioni:
Berlino 1997, cat. 3.
Bibliografia:
Hausmann 2002.
Commento dell’opera:
Il tagliere qui oggetto d’esame è il meno recente raffigurante la vicenda della vergine Vestale Tuccia, che è una tematica affrontata di Xanto in altri pezzi commentati alle Scheda n. 76 (alla quale si rimanda per un approfondimento del soggetto), n. 152 e n. 292.
Anche le fonti iconografiche utilizzate sono le medesime: Tuccia e le due donne che l’accompagnano sono citazione, in controparte, dall’incisione di Gian Giacomo Caraglio con Le Muse e le Pieridi da Rosso Fiorentino (Bartsch 28, p. 186, n. 53); come pure sono riprese dalla medesima stampa le due donne in piedi sulla destra. Le due figure maschili,invece, l’uomo barbuto e il giovane dietro di lui sono presi, in controparte, dalle figure in alto a destra nel Martirio di San Lorenzo di Marcantonio Raimondi da Baccio Bandinelli (Bartsch 26, p. 135, n. 104).