L’uccisione dell’asino
Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)
L’UCCISIONE DELL’ASINO
1533
COPPA
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 26,5 cm;
Amburgo, Museum für Kunst und Gewerbe
Iscrizioni:
Sul retro: “.1533. / La pelle serbarem’ per / far le scarpe. / Nel cy / .F.X.A.R. i Urbino”.
Provenienza:
Donazione di Laura Beit.
Bibliografia:
Rasmussen 1984.
Commento dell’opera:
In questa coppa è mostrata una scena in cui viene ucciso un asino, che occupa la posizione centrale dello spazio. Nell’impresa sono coinvolti tre uomini dal corpo vigoroso e che esprime grande potenza ed energia.
In genere in questo torno d’anni Xanto metteva in scena storie riprese da fonti classiche, Ovidio principalmente, ma qui la fonte letteraria sembra rimanere oscura e dunque la critica è portata ad ipotizzare si tratti di una vicenda frutto dell’invenzione del maestro stesso. In questo senso devono essere intese anche le figure dei personaggi, in quanto sembrano essere anch’esse create a mano libera da Xanto, dato che non sembrano esser desunte da alcuna stampa ed inoltre a confermare tale affermazione è anche un certo trattamento dei corpi, ben diverso dai casi in cui Xanto utilizza il metodo dello spolvero.