Narciso

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

NARCISO

1538

TONDINO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 26,2 cm

Copenhagen, Museum of Decorative Art

Iscrizioni:
Sul retro: “1538 / Il vano amate di sua propria imago. / .X.”

Provenienza:
Collezione di Erik Hasselbalch.

Bibliografia:
Catalogo della vendita della collezione di Erik Hasselbalch, 1962, lotto n. 169; Lassen 1968; Triolo 1996; Houkjaer 2005.

Commento dell’opera:
Come nel caso esaminato in Scheda n. 214, anche qui Xanto fa uso di una doppia fonte letteraria per la propria composizione, in quanto la storia è narrata nelle Metamorfosi di Ovidio al Libro III; mentre l’iscrizione che si legge sul retro è citata dal Trionfo d’Amore di Petrarca.
Cinque personaggi sono inseriti in un paesaggio formato da due alberi posti sulla sinistra, una collina rocciosa ed una fontana sulla destra. Proprio presso la fontana siede, a gambe accavallate, un giovane dai lunghi capelli, coperto da un lungo mantello raccolto sulle spalle; tale giovane è identificabile con Narciso, mentre sta guardando all’interno della fontana, formata da una vasca con una testa di leone scolpita, dalla vasca esce un rigagnolo d’acqua che fluisce fino in primo piano. Narciso è osservato da un gruppo di fanciulle che occupano la parte sinistra del piatto: una di loro siede, di profilo, su un trono e probabilmente è possibile riconoscervi la ninfa Eco, infatuata del giovane senza però ricevere ricambiate le proprie attenzioni; le altre due fanciulle sono da identificare con le sorelle di Narciso, ovvero le ninfe della primavera come riporta lo stesso Ovidio. Ai piedi delle fanciulle, mostrato nudo e di spalle sta in piedi Cupido con nella mano sinistra una torcia infiammata.
Al centro della composizione campeggia lo stemma purtroppo non identificato (si veda a tal proposito Scheda n. 214).
Prassi consolidata in Xanto è quella di utilizzare le stampe come fonte iconografica per creare le proprie figure ed inserirle nello spazio, purtroppo per questa maiolica è possibile affermare con certezza la fonte per il solo gruppo di fanciulle sulla sinistra,in quanto pare ripreso proprio dal celebre Parnaso di Marcantonio Raimondi da Raffaello (Bartsch 26, p. 244, n. 247).

[C.G.]