Ratto di Elena
Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)
RATTO DI ELENA
1535
PIATTO LARGO
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 47 cm;
Ubicazione sconosciuta
Iscrizioni:
Sul retro: “M.D.XXXV. / Helena vedi per cui tato reo / tempo si volse / .F.X.”
Note:
Provenienza:
Appartenuto alla collezione Pringsheim, Monaco di Baviera.
Esposizioni:
Bibliografia:
Ballardini 1938; Falke 1994.
Commento dell’opera:
Il soggetto del rapimento di Elena, la cui fonte sono i testi omerici, l’Iliade e l’Odissea, sembra aver destato un certo vivo interesse in Francesco Avelli, date le svariate volta che lo ha messo in scena in diverse maioliche da lui decorate, e per tale motivo si rimanda alle Schede n.38, n. 200, n. 316 e n. 358.
Interessante è constatare che la composizione rimane pressoché la medesima e l’intera scena deriva in modo letterale dalla celebre incisione raffigurante il Rapimento di Elena di Marcantonio Raimondi da Raffaello (Bartsch 26, p. 208, n. 209).