Un’allegoria, un vecchio con una mezzaluna e due putti che portano mulini a vento
Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)
UN’ALLEGORIA, UN VECCHIO CON UNA MEZZALUNA E DUE PUTTI CHE PORTANO MULINI A VENTO
1528-1530 ca.
PIATTO
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 20 cm
Glasgow, Glasgow City Council Museum
Iscrizioni:
Sul retro: “Tich, Tach. / nota y/Ø”
Note:
Il piatto si presenta rotto in tre parti; lo smalto e l’interno sono scheggiati ai bordi, che presentano comunque alcune sbeccature.
Provenienza:
Collezione Thomas Lawrie, Glasgow • Acuistato nel 1896 dal Museo.
Esposizioni:
Londra 2007, cat. 27.
Bibliografia:
Tennent 1982; Mallet 1988; Mallet 2007.
Commento dell’opera:
Sul retro di questo piatto non è riportata l’iscrizione recante l’anno di esecuzione, ma ad ogni modo è possibile ascriverlo ad un momento iniziale della parabola artistica di Xanto.
Il soggetto raffigurato, inoltre, è di difficile comprensione: sulla destra si vede un uomo anziano, dalla lunga barba bianca,con una tunica color arancio ed un mantello blu mentre volge lo sguardo verso la sua sinistra, regge nella mano destra un’asta sormontata da una mezzaluna. Al lato opposto, sulla sinistra, sono rappresentati due putti nudi che si allontanano nella direzione opposta a quella in cui si trova l’uomo canuto, e reggono nelle mani due girandole.
Anche per quest’opera Xanto ha utilizzato le stampe come fonte iconografica per realizzare i propri personaggi, e nello specifico l’anziano deriva dalla Nascita di Venere di Marco Dente di Ravenna da Raffaello (Bartsch 27, p. 15, n. 323); mentre,purtroppo, per i due fanciulli non è ancora stata identificata la fonte.