Ercole e Lica

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

ERCOLE E LICA

1530 ca.

PIATTO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro:

Faenza, Museo Internazionale delle Ceramiche

Iscrizioni:
Sul retro: “Hercule e il suo Lica / in mare aneta / fabula, y/Ø”

Bibliografia:
Ravanelli Guidotti 1996.

Commento dell’opera:
Questo piatto mostra la vicenda di Ercole e Lica, tratta dalle Metamorfosi di Ovidio e successivamente riproposta da Xanto l’anno seguente in un piatto conservato al Metropolitan Museum commentato in Scheda n. 03, alla quale si rimanda.
In questa sede è bene considerare le fonti iconografiche dalle quali il maestro ha tratto le propri idee per i personaggi: Ercole è desunto dalla figura sulla destra nella Strage degli Innocenti di Marco Dente da Ravenna da Baccio Bandinelli (Bartsch 26, p. 33, n. 21); Lica, invece, è ripresa dalla celebre Contesa tra le Muse e le Pieridi di Gian Giacomo Caraglio da Rosso Fiorentino (Bartsch 28, p. 186, n. 53).

[C.G.]