Allegoria della Prudenza

Allegoria della Prudenza
Allegoria della Prudenza

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

ALLEGORIA DELLA PRUDENZA

1535

TONDINO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 18,7 cm;

Oxford, The Ashmolean Museum

Iscrizioni:
Sul retro si legge: “.1535. / Quel’è prudete so / c’hor ha più for / a / F.X.”

Note:
Il tondino presenta una rottura e successiva riparazione a ore dieci ed alcune screpolature.

Provenienza:
Appartenuto alla collezione di Charles Drury E. Fortnum.

Allegoria della Prudenza - retro
Allegoria della Prudenza – retro

Bibliografia:
Robinson 1862; Fortnum 1896; Ballardini 1933-1938; Wilson 1995; Triolo 1996.

Commento dell’opera:
Il soggetto della scena allegorica rappresentata in questa maiolica è facilmente comprensibile grazie all’iscrizione che Xanto appone sul retro, dunque si deduce che la fanciulla che si vede seduta sulla sinistra mentre si pettina con una torcia infiammata specchiandosi in uno specchio che regge nella mano sinistra è proprio la Prudenza: qui, infatti, è inscenato, in un paesaggio, il Trionfo della Prudenza; inoltre sulla destra  del tondino si scorgono due amorini alati. Al centro della composizione si scorge lo stemma Jacopo Pesaro (per il quale si rimanda alla Scheda n. 16).
La fanciulla sulla sinistra è tratta dall’incisione raffigurante la Prudenza e i due amorini sulla destra invece sono citazione presa dalla stampa con Alessandro e Rossane di Gian Giacomo Caraglio da Raffaello (Bartsch 28, p. 197, n. 62).

[C.G.]