Apollo e le Muse sul Monte Parnaso

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

APOLLO E LE MUSE SUL MONTE PARNASO

1530-1532 ca.

PIATTO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 27,1 cm;

Berlino, Kustgewerbemuseum

Iscrizioni:
Sul retro: “fra: xato, Avelli, R: pi: / Il radiante Apollo, & l’alme Mu / se. / Sola virt: y/Ø”

Bibliografia:
Hausmann 1972.

Commento dell’opera:
La puntuale iscrizione che si legge sul retro aiuta senza dubbio a comprendere che su questo piatto ascrivibile alla produzione giovanile di Xanto è raffigurato il dio Apollo, seduto su uno sperone roccioso al centro della composizione in un paesaggio boschivo, con in mano l’attributo caratterizzante, la lira; lo attorniano nove Muse, quattro a sinistra e cinque a destra; tre di loro reggono in mano degli strumenti musicali: una tromba, una siringa e una lira.
Per questa composizione Xanto ha utilizzato in modo letterale l’incisione, adattandone una parte, raffigurante il Parnaso di Marcantonio Raimondi (Bartsch 26, p. 244, n. 247)  dal disegno di Raffaello per la Stanza della Segnatura in Vaticano.

[C.G.]