Cupido, Psiche ed un dio del fiume

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

CUPIDO, PSICHE ED UN DIO DEL FIUME

1529-1530 ca.

PIATTO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 26,2 cm

Surrey, Polesden Lacey, National Trust

Iscrizioni:
Sul retro: “Sdegnato il bel Cupido co sua Psiche. / fabula, y/Ø”.

Provenienza:
Collezione di Henry Harris • Collezione Lowengard.

Bibliografia:
Borenius 1930; Chompret 1949; Rackham 1957; Mallet 1971; Mallet 1979; Triolo 1996.

Commento dell’opera:
La storia di Cupido e Psiche è narrata nell’Asino d’oro di Apuleio al Libro V, testo tradotto in italiano da Matteo Maria Boiardo una decina d’anni prima della decorazione di Xanto, ovvero nel 1519. La figura di Psiche, sulla sinistra davanti ad una costruzione architettonica, è mostrata di spalle, avvolta in un lungo mantello; si rivolge col capo e con i gesti delle braccia nella direzione di Cupido, che sta volando nella parte sommitale del piatto, con la faretra colma di frecce sulle spalle, mostrato nell’atto di lanciare la freccia che tiene nella mano sinistra proprio verso la fanciulla. Sulla destra, seduto ai piedi di un albero, del quale si vede solamente il tronco, si vede una figura maschile con barba e baffi lunghi, che nella mano sinistra tiene un’anfora dalla quale sgorga dell’acqua, che fluisce verso sinistra in primo piano, identificabile dunque con una divinità fluviale. Al tronco è appeso lo stemma con le tre falci lunari argentee sul fondo blu scuro, purtroppo non ancora identificato.
Come è usuale in Xanto, le figure qui raffigurate sono frutto di una sua rielaborazione e citazioni da stampe coeve: Psiche è ripresa dal Martirio di San Lorenzo di Marcantonio Raimondi da Baccio Bandinelli (Bartsch 26, p. 135, n. 104); il dio fluviale è citato dell’incisione con Venere sul mare di Marco Dente di Ravenna da Raffaello ed infine Cupido è tratto dalla stampa con Venere accovacciata e Cupido di Marcantonio Raimondi da Francesco Francia (Bartsch 26, p. 314, n. 313).

[C.G.]