I Filistei bruciano la casa del suocero di Sansone

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

I FILISTEI BRUCIANO LA CASA DEL SUOCERO DI SANSONE

1538

PIATTO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 25,5 cm

Ubicazione sconosciuta

Iscrizioni:
Sul retro: “1538 Il suocer di Sanso arso i suo demo X”

Provenienza:
In precedenza nella collezione Adda.

Bibliografia:
Rackham 1959; Triolo 1996.

Commento dell’opera:
Il sogetto di questo piatto esula parzialmente dalla produzione tipica di Xanto, in quanto si tratta di una tematica di tipo religioso ed in effetti la fonte letteraria è la Bibbia,in cui appunto è narrata la vicenda di Sansone, al quale fu negato l’incontro con la propria moglie proprio dal suo stesso suocero, un filisteo, il quale invece permise alla propria figlie di sposare uno degli amici di Sansone. Sansone, infuriatosi, diede fuoco al grano e agli otri di vino, per fermare tale furia, i filistei decisero di bruciare sia la moglie si il suocero di Sansone.
Sulla parte sinistra si scorgono due uomini con la torcia e lo scudo in mano mentre si avvicinano ad un portico dal quale pende un tendaggio che scopre l’ambientazione della scena. Sulla parte opposta, a destra,si riconoscono invece la moglie ed il suocero di Sansone; sempre a destra si vedono altre figure maschili, nude,che si apprestano a bruciare la casa.
Il centro del piatto è dominato dallo stemma non identificato (si veda Scheda n. 214).
È stata rintracciata una sola fonte iconografica, ovvero il Trionfo di Scipione, incisione utilizzata per creare il gruppo dei due soldati sulla sinistra.

[C.G.]