Il sogno di Astiage

Il sogno di Astiage
Il sogno di Astiage

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

IL SOGNO DI ASTIAGE

1536

TAGLIERE

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 26,5 cm

Bologna, Museo Civico Medievale

Iscrizioni:
Sul verso: “Cirus, ASTA / GES / .M.R.”
Sul retro, in blu: “.1536. / D’Astiage Rè di Me / dia il sogno grave. / Fra: X. / .R.”

Note:
Il tagliere presenta alcune piccole sbeccature lungo il bordo.

Esposizioni:
Tolosa 1988, cat. 39.

Bibliografia:
Schiassi 1814; Ducati 1923; Del Vita 1924; Wilson 1985; Ravanelli Guidotti 1985; Ravanelli Guidotti 1988.

 

Commento dell’opera:
il soggetto, derivato dalle Historiae Philippicae di Giustino, è stato messo inscena da Xanto in altre occasioni e in effetti si rimanda ai pezzi commentati alle Schede n. 286 e n. 287.
In questa sede è bene ricordare le fonti iconografiche utilizzate da Xanto per creare i propri personaggi: la figlia di Astiage è desunta dalla Donna con le due spugne di Marcantonio Raimondi (Bartsch 27, p. 64, n. 373); il vecchio re è ripreso da uno degli Apostoli della stampa di Albrecht Dürer raffigurante Cristo al Monte degli Ulivi; infine la figura di Ciro è citata dal Matrimonio tra Alessandro e Rossana di Gian Giacomo Caraglio da Raffaello (Bartsch 28, p. 197, n. 62).

Su gentile concessione del Museo civico medioevale di Bologna.

[C.G.]