Martirio di Santa Caterina
MARTIRIO DI SANTA CATERINA
1535
TONDINO
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 25,8 cm;
Cluny, Musée de la Renaissance
Iscrizioni:
Sul retro: “1535. / La vergi Catherina / al gra martirio. / .F.X.”
Provenienza:
Collezione Baldovinetti, Firenze • acquisito dal Museo nel 1854.
Bibliografia:
Ballardini 1938; Prentice von Erdberg 1950; Chompret 1952; Giacomotti 1974.
Commento dell’opera:
Il soggetto di questo tondino è di tipo sacro, e,come indicato in modo puntuale nell’iscrizione, rappresenta il martirio di Santa Caterina, anche se era facilmente riconoscibile e comprensibile per la grande ruota utilizzata appunto come strumento di martirio della Santa in questione che si vede dipinta sulla destra in primo piano, mentre sta in ginocchio con le mani giunte. Sopra di lei un angelo vola pronto ad cingerle il capo con una corona di lauro, mentre nella mano destra regge una spada. Sulla sinistra un soldato si sta proteggendo col proprio scudo, mentre un altro personaggio maschile mostrato di spalle al centro della composizione sta passando dietro uno sperone roccioso.
Nel proprio metodo di lavoro, Xanto faceva largo uso di incisioni da utilizzare come fonti iconografiche per creare i propri personaggi, nello specifico il gruppo è ripreso dalla stampa con Davide e Golia da Raffaello (Bartsch 26, p. 19, n. 10); l’angelo in volo, invece, è desunto, in controparte dal Martirio di Santa Cecilia di Marcantonio Raimondi da Raffaello (Bartsch 26, p.153, n.117); infine la santa è tratta dall’incisione con Cinque Santi di Marcantonio Raimondi.