Muzio Scevola si brucia la mano in presenza di Lars Porsenna

Muzio Scevola si brucia la mano in presenza di Lars Porsenna
Muzio Scevola si brucia la mano in presenza di Lars Porsenna

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

MUZIO SCEVOLA SI BRUCIA LA MANO IN PRESENZA DI LARS PORSENNA

1533

COPPA

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 29,2 cm

Cambridge, The Fitzwilliam Museum

Iscrizioni:
Sul retro, che si presenta decorato con motivi fogliacei a lustro, all’interno del piede si legge in inchiostro nero: “.1533. / Mucio che la sua des / tra errate cuoce. / Nella. .Deca d Tito livio / Fra: Xato .A. / da Rovigo / i Urbino”.

Note:
Il piatto si presenta in buone condizioni conservative.

Muzio Scevola si brucia la mano in presenza di Lars Porsenna - retro
Muzio Scevola si brucia la mano in presenza di Lars Porsenna – retro

Bibliografia:
Rackham 1903; Borenius 1928; Ballardini 1938; Holcroft 1988; Poole 1995.

Commento dell’opera:
Come diligentemente indicato nell’iscrizione, la fonte letteraria utilizzata per questa maiolica è il testo di Tito Livio Ab Urbe Condita, Libro II, come pure il testo di Valerio Massimo Facta et dicta memorabilia, Libro III. Era intenzione di Lars Porsenna di attaccare la città di Roma, ed è per tale motivo che fece accampare il proprio esercito alle porte della città; a quel punto Muzio Scevola entrò nel campo nemico con l’intento di uccidere Lars Porsenna, ma erroneamente uccise il proprio segretario. Lars Porsenna condannò Muzio Scevola alla morte, bruciando vivo, ed in effetti egli pose la propria mano destra su una fiamma sacrificale per dimostrare il suo coraggio.
L’intera composizione è derivata, con degli adattamenti, il più visibile che la stampa sia stata ripresa in controparte, dall’incisione raffigurante il Matrimonio tra Alessandro e Rossana di Gian Giacomo Caraglio da Raffaello (Bartsch 28, p. 197, n. 62).

[C.G.]

Su gentile concessione del Fitzwilliam Museum di Cambridge.