Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

INO E ATAMANTE

1528

PIATTO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 27,1 cm;

Vienna, Österreichisches Museum für Angewandte

Iscrizioni:
Sul retro, in lustro: “1528 / M° Giorgio / da Ugubio”; in blu: “Ino et Athamate y/Ø”.

Note:

Provenienza:

Esposizioni:

Bibliografia:
Ballardini 1933

Commento dell’opera:
Il soggetto di Ino e Atamante, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, è una vicenda proposta da Xanto in altri due esemplari ascrivibili al suo primo capitolo di attività di decoratore di maioliche, e per questo si faccia riferimento alle Schede n. 207 e n. 389. Anche l’impianto compositivo è il medesimo, in quanto i personaggi sono desunti dalle stesse stampe, che Francesco Avelli molto probabilmente possedeva all’interno della bottega in cui lavorava, e anche per questo caso si faccia riferimento ai due esemplari citati più sopra.

[C.G.]