Carità

Carità
Carità

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

CARITÀ

1527-1530 ca.

COPPA

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 26,3 cm;

Surrey, Polesden Lacey, National Trust

Iscrizioni:
Il retro si presenta non lavorato.

Note:
La coppa è stato oggetto di un intervento di restauro, in quanto il bordo presentava due scheggiature che sono state parzialmente ritoccate.

Provenienza:
Appartenuto alla collezione Grenville • ereditato dal National Trust da Hon. Mrs. Ronald Grenville nel 1942.

Esposizioni:
Londra 2007, cat. 22.

Bibliografia:
Mallet 1971; Mallet 2007.

Commento dell’opera:
Questa coppa, ascrivibile ad un primo capitolo dell’attività di Xanto, raffigura un soggetto di tipo allegorico. La scena si svolge in un’ambientazione che sembra un interno di un edificio, che viene parzialmente scoperto da un drappo blu fermato in alto alle due estremità. Si vede, infatti, in piedi e di tre quarti una fanciulla con un bambino in braccio retto con la mano sinistra, mentre con la destra tiene a mano un altro bambino; ai due lati della donna stanno altri due bambini; all’estrema destra si scorge una porzione di un altare sacrificale. Si tratta, dunque, della personificazione della Carità.
Com’è consuetudine nel metodo di lavoro di Xanto, le figure dei personaggi sono riprese da alcune stampe e in effetti il gruppo centrale con la donna e i due bambini è desunto dalla Carità di Marcantonio Raimondi; mentre gli altri due bambini, i due che stanno ai lati del personaggio centrale, sono tratti da un Bassorilievo con tre Cupidi (Trono di Nettuno) di Marco Dente da Ravenna (Bartsch 26, p. 239, n. 242), ricavato dalla scultura visibile all’interno della Chiesa di San Vitale a Ravenna.

[C.G.]