Morte di Calano

Morte di Calano
Morte di Calano

Francesco Xanto Avelli
(Rovigo, c. 1487 – Urbino, c. 1542)

MORTE DI CALANO

1532

PIATTO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 27 cm

Londra, British Museum

Iscrizioni:
Sul retro: “.1532. Calano i fuoco ad Ales / sandro disse: Nel cap: VI. Dl. L.I. di Vale / rio Mass: / .fra Xanto .A. / da Rovigo, i / Urbino pi:”.
Sul verso invece, in corrispondenza del personaggio in posizione centrale, si legge: “io ti vedrò di corto”.

Note:
Il piatto si presenta in buone condizioni conservative.

Provenienza:
Donazione Barwell

Esposizioni:
Londra 1987, cat. 216.

Bibliografia:
Ballardini 1938; Jestaz 1972-1973; Wilson 1987; Ravanelli Guidotti 1990; Triolo 1996; Thorntorn e Wilson 2007; Thornton e Wilson 2009.

Commento dell’opera:
La scena è ambientata all’interno di una costruzione classica in cui si vede appunto Calano, il consigliere indiano di Alessandro, è raffigurato al centro nell’atto di immolarsi, su un falò di legna dalla quale scaturisce una raggiera di fiamme; inoltre proprio sopra di lui parte l’iscrizione che recita: “io ti vedrò di corto”. Sulla sinistra, di fronte a Calano, biondo, coronato e vestito con una toga azzurra, sta Alessandro, insieme ad un compagno. Altri due soldati sono raffigurati sulla sinistra, uno con spada e scudo e l’altro con uno strumento musicale, mentre stanno osservando, su un piedistallo, l’intero evento. La fonte letteraria di tale soggetto è rintracciabile in Valerio Massimo, Libro I.
Sulla parte sommitale, appeso all’arco della costruzione architettonica in cui si sta svolgendo la scena, vi è lo stemma raffigurante Ercole e il leone Nemeo, che non è stato ancora identificato.
La composizione è composta da alcune citazioni da stampe coeve:la figura di Calano è ripresa dall’incisione con Davide e Golia (Bartsch 26, p. 19, n. 10); il gruppo dei due personaggi sulla sinistra,ovvero Alessandro ed il suo compagno, è mutuato dall’incisione raffigurante Nettuno che calma la Tempesta (Bartsch 27, p.49, n. 352); infine l’altro gruppo di due figure maschili sulla destra è citazione ripresa dalla stampa con La contesa tra le Muse e le Pieridi di Gian Giacomo Caraglio da Rosso Fiorentino (Bartsch 28, p. 186, n. 53).

[C.G.]