La nascita di Venere
1530
SCODELLA
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 16,5 cm
Altezza: 7,0 cm
Londra, Victoria and Albert Museum
Iscrizioni:
Sul lato si leggono due iscrizioni di non chiara interpretazione: “M.X.A.R.” e “.M.A.X.X.”
Note:
La scodella si presenta in buone condizioni conservative, tranne che per alcune sbeccature lungo il bordo.
Provenienza:
Appartenuto alla collezione Fountaine • ereditato nel 1910 da George Salting
Esposizioni:
Londra 2007, cat. 32.
Bibliografia:
Catalogo della vendita della collezione Fountaine 1884, lotto n. 221; Ballardini 1938; Rackham 1940; Mallet 2007.
Commento dell’opera:
Si tratta di un pezzo, l’unico superstite, di quello che doveva essere un servizio da utilizzare durante un parto; si vede infatti all’interno della scodella proprio una scena di parto: la neo madre è stesa sul letto mentre volge lo sguardo verso una donna seduta sulla parte sinistra mentre regge nella mano sinistra un bambino che la sta abbracciando e nella destra un pezzo di tessuto lungo e stretto, che potrebbe essere una fascia; in primo piano,sulla destra è raffigurata invece un’altra fanciulla con un panno bianco in entrambe le mani. Sul lato esterno si snodano su sfondo blu scuro alcuni Cupidi abbinati a cestini di frutta che vanno a sostituire le loro teste, accompagnati inoltre da delfini, zampogne e due etichette in cui si leggono le seguenti iscrizioni: “M.X.A.R.”, che potrebbe essere sciolta con “Maestro Xanto Avelli Rovigiese”, e “.M.A.X.X.X”, che però rimane ancora di oscuro significato.
Per le proprie figura Xanto amava rifarsi ad alcune stampe che presumibilmente aveva modo di studiare all’interno della bottega in cui lavorava: la figura della madre è desunta dai Modi di Marcantonio Raimondi da Giulio Romano; mentre le altre due fanciulle sono riprese dalle Muse Calliope ed Erato presenti nel Parnaso di Marcantonio Raimondi da Raffaello (Bartsch 26, p. 244, n. 247).