Cupido travestito da Ascanio condotto a Didone da Acante

1535

PIATTO

Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)

Diametro: 28 cm

Londra, Victoria and Albert Museum

Iscrizioni:
Sul retro in inchiostro blu, tra decorazioni lustrate, si legge: “1535 / Mena Achate i Cartago Aschanio à Dido. / F.X.R.”
Note:
Il piatto si presenta in buone condizioni conservative.

Provenienza:
Donazione D.M. Currie
Bibliografia:
Rackham 1940
Commento dell’opera:
La fonte di tale piatto è l’Eneide ed è rappresentato il momento in cui Enea e il suo fedele compagno Acate sbarcati sul suolo africano in seguito ad una tempesta notturna, vengono presentati a Didone, mitica fondatrice della città di Cartagine, da Ascanio, che altri non è in realtà Cupido travestito da Ascanio. Gli viene suggerito di continuare il viaggio fino all’attuale Lazio: Ascanio sposerà in seguito Lavinia, dalla quale discenderà la “gens iulia”. Ascanio è spesso chiamato anche Julo (Giulo) e questo nome permetteva alla famiglia romana degli Iulii di considerarlo come suo antenato.
Nel proprio metodo di lavoro Xanto faceva largo uso di importanti stampe che venivano ad assumere il ruolo di fonti iconografiche; per questa maiolica in particolar modo la figura di Acate sembra ripresa dall’incisione con un Giovane con la lanterna da Raffaello (Bartsch 27, p. 76, n. 384).

[C.G.]

 

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