Ercole e Onfale

1522

TONDINO

Ceramica, maiolica (cotto porcellanato)

Diametro: 30 cm

Londra, Victoria and Albert Museum

Iscrizioni:
Sul verso, in primo piano su una tavola scolpita si legge: “.OMNIA./.VINCIT./.AMOR.1522”.
Il retro non risulta lavorato.
Provenienza:
Acquistato nel 1856 da Arondel di Parigi.

Esposizioni:
Londra 1987, cat. 67; Londra 2007, cat.1.

Bibliografia:
Fortnum 1873; Solon 1907; Rackham e Ballardini 1933; Rackham 1933; Ballardini 1933; Rackham 1940; Chompret 1949; Mallet 1971; Mallet 1976; Wilson 1987; Mallet 2004; Mallet 2007.

Commento dell’opera:
Si tratta di un’opera giovanile di Xanto e sono qui raffigurati sulla sinistra Onfale seduta in posizione frontale, mentre addirittura lancia uno sguardo all’osservatore, instaurando in tal modo una sorta di dialogo; ai suoi piedi vi è Cupido, steso per terra,appoggiato sul lato destro, mentre si volge all’indietro nell’atto di osservare Onfale. Sulla destra invece si vede Ercole, con conocchia in mano, coperto nella parte inferiore del corpo dalla pelle di leone, suo attributo, anch’egli seduto,su un tronco mozzo, voltando però le spalle all’osservatore. Al centro della composizione, in primo piano, è raffigurata una tavoletta scolpita.
Per realizzare la composizione, Xanto ha fatto uso di incisioni: la parte superiore della figura di Onfale è ripresa, in controparte, dalla figura di Didone mentre riceve Enea dall’incisione Quos Ego di Marcantonio Raimondi tratta da Raffaello (Bartsch 27, p.49, n. 352). Anche la figura di Ercole è frutto di una rielaborazione mentale di Xanto a partire da alcune stampe: le gambe sembrano prese dall’Imperatore seduto di Marcantonio Raimondi da Raffaello (Bartsch 27, p. 119, n. 442), mentre il resto del corpo da un’altra stampa di Marcantonio da un suo disegno con Due uomini nudi (Bartsch 27, p. 134, n. 464). Per quanto concerne la figura di Ercole è bene fare una breve riflessione in quanto questo personaggio è molto simile alla figura dello stesso personaggio dell’alzata del Museo Statale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo commentato in Scheda n. 264.
Quanto alla lettura del soggetto, è molto d’aiuto l’iscrizione posta sulla tavoletta, in cui, traducendo, si legge che “L’Amore vince tutto”, che,oltre ad esser tratta dalle Bucoliche di Virgilio, fa riferimento al fatto che Cupido soggiogò talmente tanto Ercole ad Onfale, la regina di Lydia, fino a farlo diventare fortemente effeminato fino al punto che iniziò a filare; in tal modo si può appunto motivare il fuso che tiene tra le mani.

[C.G.]

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